da quattroruote
Torna il segno più nel conto economico della Volvo: si tratta di un segnale importante per la Casa svedese, ora nelle mani della cinese Geely, che dopo averla rilevata dalla Ford ha messo a disposizione le sue ingenti risorse per finanziarne il rilancio industriale. Nel 2013 il Costruttore ha generato un utile netto pari a 108 milioni di euro, mentre l'esercizio precedente si era chiuso con una perdita netta pari a 61 milioni. Anche l'utile operativo è cresciuto in misura esponenziale: nel 2012 si era fermati a 7,5 milioni di euro, mentre l'anno scorso ha raggiunto i 217 milioni. Pressoché stabili, invece, i ricavi, scesi da 14,1 a 13,8 miliardi.
Vendite in leggera crescita. Per quello che riguarda i risultati commerciali, le vendite sono cresciute dell'1,4%, passando da 421.951 a 427.840 unità. La svolta per i volumi globali del marchio è arrivata nella seconda metà dell'anno, con progressi (soprattutto in Cina) che hanno impresso la svolta decisiva all'anno nel suo complesso, bilanciando un quadro che soprattutto durante i primi sei mesi si presentava fortemente negativo in Usa ed Europa.
Se non ci fosse la Cina... Semplicemente impressionante il ritmo tenuto dal mercato cinese, dove il progresso su base annua ha raggiunto il 45,6%, con vendite passate da 41.989 a 61.146 unità. L'incidenza dei volumi cinesi su quelli globali (all'incirca un settimo) è ancora bassa, ed è lecito aspettarsi ulteriori, grandi progressi dei volumi globali del marchio nel breve termine. F.S.