Un tracciato di prova lungo cento metri rivela una possibile proposta per il futuro dell'auto con pilota automatico.
COME SUI BINARI - Se un giorno arriveremo a leggere il giornale mentre l'auto guiderà da sola (c'è chi dice tra una decina d'anni: impossibile, ovviamente, fare previsioni dettagliate), potrebbe essere anche per merito di una calamita. Anzi, di un cospicuo numero di magneti annegati nell'asfalto. Così pensa la Volvo dopo avere sperimentato un tracciato di prova in cui l'auto viene guidata attraverso un vero e proprio binario invisibile.
L'ESPERIMENTO IN SVEZIA - In un percorso lungo 100 metri, la casa svedese ha affiancato a segnali Gps e immagini provenienti dalle telecamere di bordo e dai radar installati sul veicolo piccoli magneti di ferrite (40x50 mm), “annegati” 20 cm sotto il manto stradale. L'effetto è quello di creare una sorta di “rotaia” che contribuisca a mantenere l'auto nella corsia.
IN CASO DI NEVE - Un simile sistema, sicuramente più invasivo rispetto a quelli che si affidano al solo equipaggiamento del veicolo predisposto per la guida autonoma, presenta vantaggi in caso di condizioni climatiche avverse che rendono più difficile il funzionamento degli strumenti di bordo: in caso di neve, ad esempio, le telecamere possono andare in crisi, al pari del Gps. Per contro, il “binario” magnetico si mantiene preciso nell'ordine del decimetro. E può aprire la via a una serie di funzioni supplementari, legati alla cosiddetta municipalità (uso di veicoli automatizzati per la manutenzione invernale delle strade).
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