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Autore Topic: Benzina  (Letto 2766 volte)

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Offline davideC30

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Benzina
« il: 30 Agosto 2013, 10:14:44 am »
Il nome ha due plausibili spiegazioni, la prima lo vuole derivato dal nome dell’ingegner Benz, uno dei padri della motoristica, e quindi benzina significherebbe “Sostanza di Benz”.

La seconda fonte, invece, fa risalire il termine al nome dell’ ”Incenso di Giava”, il luban giawi, unguento aromatico di origine vegetale scoperto nel XV secolo da Ibn Batuta .

Tale sostanza venne a lungo esportata verso l’Europa  e lì gli spagnoli e gli italiani che la adoperavano le diedero rispettivamente i nomi di benjuì e benzoi, storpiature del vocabolo iniziale d'origine indonesiana; il nome preferito fu però benzoino, una voce che ebbe la meglio su tutte le altre , e da lì nacque “Benzina”. Personalmente propendo per questo etimo.

Caratteristiche

La benzina è un combustibile liquido per motori costituito prevalentemente da idrocarburi. Si ottiene normalmente dal petrolio grezzo con molti e diversi processi. I processi e i prodotti da essi ottenuti sono:

-Condensazione e/o assorbimento - gasolina naturale
-Distillazione – benzina di prima distillazione
-Alchilazione –alchilati, Polimerizzazione – benzina di polimerizzazione
-Reforming – benzina di reforming
-Cracking termico – benzina di cracking termico
-Cracking catalitico – benzina di cracking catalitico.

Le benzine in commercio sono costituite in genere da una miscela due o più di questi prodotti in proporzioni variabili, più piccole quantità di additivi. Oltre che dal petrolio si può ottenere benzina anche da oli di Scisto, sabbie catramose, gilsonite, carbone, nonché per sintesi ( processo Fischer-Tropsch). La benzina può contenere anche alcooli e derivati aromatici.

La benzina per autotrazione ha un intervallo di ebollizione tra circa 25° e 210°. Fino all’inizio degli anni 90 veniva additivata con piombo tetraetile e tetrametile per aumentare il suo potere antidetonante. Questo grazie alla scoperta di un tecnico della General Motors, Thomas Midgeley Junior, fatta nel 1921, e industrializzata dalla Standard Oil (Esso).

Il valore del n° di Ottano, la capacità antidetonante della benzina, è cresciuto da 60 del 1947 fino a 100 del 1960, oggi non essendo più possibile usare il piombo, è leggermente inferiore, 95.

Specifiche

Le principali specifiche di legge della benzina europea RON 95 sono:

-Colore : verde;
-Aspetto : limpido ;
-Densità 15° : 720 kg/m3 min.;
-NORM : 95,0 min.;
-NOMM : 85,0 min.;
Benzene: 1% (v/v) max.;
Aromatici : 35% (v/v) max.;
Oleofine: 18% (v/v) max.;
MTBE+ETBE : 15% (v/v) max.;
Punto infiammabilità : 21°C max;
zolfo totale : 50 mg/kg max.
La colorazione verde non è caratteristica del prodotto, ma ottenuta per aggiunta di apposito colorante.

Per il Ron si fa riferimento ad un idrocarburo, l’isoottano, 0 è facilmente detonante, 100 poco detonante. Oggi non si adopera più il piombo, si adopera metil-terziar-butil-etere (MTBE) e etil-terziar-butil-etere (ETBE). L'uso di MTBE è stato recentemente bandito negli Stati Uniti per l'effetto fortemente inquinante per le falde acquifere e in quanto cancerogeno. L'ETBE viene preso ultimamente in maggiore considerazione in quanto parzialmente proveniente da fonte rinnovabile. Esso consiste infatti in un prodotto di reazione tra isobutilene e etanolo, che può esser di origine agricola. Abbiamo tolto un prodotto cancerogeno dalla benzina, il piombo, per aggiungerne due, un buon affare per chi lo fabbrica , ma non per noi.

Le benzine appena raffinate contengono di solito piccole quantità di composti solforati che sono prevalentemente mercaptani, solfuri, bisolfuri e tiofeni che devono essere eliminati perchè tossici e aggressivi per il motore, formano in genere acido solforico e derivati.

Una caratteristica importante delle benzine è la volatilità la quale è legato lo sviluppo di vapori di idrocarburi in quantità sufficienti all’accensione.

Durante lo stoccaggio la benzina è soggetta ad ossidazione che si risolve nella formazione di sostanze gommose e perossidi, pericolosi per iniettori e valvole. Aggiungendo ammine aromatiche e fenoli si evitano questi pericoli. Per evitare la formazione di ghiaccio nei condotti di alimentazione si aggiungono due tipi di anticongelanti alcoli ( generalmente isopropilico) e tensioattivi .