LA CATALITICA NON SI PAGA
PORTOROTONDO - Unica marca sul mercato italiano ad offrire senza alcun supplemento di prezzo un costoso catalizzatore a tre vie (che, altrove, richiede un aggravio sul listino ben superiore al milione di lire), la Volvo non nasconde davvero - né mai ha nascosto - la propria vocazione ecologica. La nostra é stata nel 1976, la prima casa automobilistica al mondo, ricordano i tecnici svedesi, a vendere sul mercato americano auto catalizzate.... Non è dunque sorprendente se, oggi, oltre il 70 per cento delle Volvo adottano, di serie, il catalizzatore a tre vie, quello più sofisticato ed efficiente. E neppure sorprende, a questo punto, che la Volvo non faccia pagare nemmeno una lira a chi sceglie di acquistare un' auto verde. Le nostre vetture, dicono i tecnici svedesi, nascono già catalizzate: per noi l' eliminazione del catalizzatore comporta addirittura un aggravio di costi.... E questa spiccata militanza ecologica la ritroviamo perfino sull' ultima nata della Volvo: una sempre austera berlina ma con una inesauribile riserva di potenza garantita da 200 cavalli, quanti non ce n' erano mai stati su un' auto svedese. Ma non solo svedese, tengono a precisare i tecnici, con i suoi 100 cavalli/litro, infatti, la nuova 740 Turbo 16 Valve ha una potenza specifica addirittura superiore a quella di una Ferrari granturismo. Basterebbe inoltre ricordare che non ci sono sul mercato più di un paio di berline due litri capaci di offrire la stessa potenza.... Orgogliosi, dunque, delle prestazioni del proprio bolide, quelli della Volvo non vantano solo il record di potenza, ma anche il primato ottenuto sotto la voce inquinamento. E, certamente, nessun' altra berlina sportiva sporca così poco l' ambiente come la nuova 740 Turbo 16 valvole. Provata innanzitutto nella versione catalitica (che sviluppa 10 Cv in meno dell' altra: 190 anziché 200), la nuova Turbo 16 Valve sorprende subito per l' estrema civiltà del suo motore, che non solo non inquina l' ambiente ma soprattutto non disturba chi guida. E, quindi, grandissima silenziosità ai bassi e medi regimi (un po' meno agli alti, quando il motore tira fuori gli artigli); eccellente equilibratura al punto di far pensare a un sei cilindri (ma si tratta soltanto di un quattro) e, anche, sorprendente elasticità di marcia: con il cambio in quarta si riprende con vivacità anche da soli 1.500 giri, corrispondenti a poco più di 50 Km/h. Eppure, a tanta civiltà si accompagnano grinta e prestazioni da far onore a una sportiva italiana: sebbene penalizzata da un cattivo Cx (Purtroppo l' aerodinamica non é il nostro forte, ammettono candidamente alla Volvo), la Turbo 16 Valve supera allegramente i 215 Km/h di velocità massima in overdrive, che é una specie di quinta comandata da un pulsante sulla leva del cambio, e accelera da 0 a 100 Km/h in meno di 8 secondi. Tuttavia, non sono le prestazioni piene di pepe a attirare in questa macchina, quanto il confort, la sicurezza di guida e -perché no?- la pulizia del motore. Tutta rivestita in preziosa radica di noce sulla plancia e sugli sportelli, con l' abitacolo sellato in cuoio e velluto pregiato, ben costruita e rifinita con cura, la 740 avrebbe più di un elemento per affascinare l' intenditore smaliziato se non fosse per la linea barocca quanto poco aerodinamica. Una linea che, a suo tempo, (correva l' anno 1982) affascinò molti automobilisti, e tra questi moltissimi italiani. Equipaggiata in serie di ogni ben di Dio (ABS, sospensioni posteriori autolivellanti, tetto apribile, differenziale autobloccante, ecc.) la 16 Valve costa su strada 43 milioni di lire. Tre milioni in più la station wagon. E il catalizzatore é gratis. - di ALBERTO BELLUCCI
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