La sicurezza progredisce con la piattaforma Spa

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Dopo il gruppo Vag e il gruppo Psa anche Volvo partirà con la nuova piattaforma più leggera  robusta e scalabile

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Volvo
LA SICUREZZA PROGREDISCE CON LA PIATTAFORMA SPA [VIDEO]
Pubblicata il 12/12/2013 | tag: Volvo

Pagina principaleFoto sistemi di sicurezza attiva e passiva VolvoVolvo: la piattaforma modulare Scalable Platform Architecture SPA
 
 La scocca della prossima Volvo XC90 farà ampio uso di nuovi acciai in grado di unire rigidità e leggerezza. 
Dopo aver anticipato con immagini e video la XC Coupé Concept attesa al Salone di Detroit 2014, la Volvo è tornata a parlare della futura piattaforma modulare Spa e della nuova XC90, segno che il debutto della Suv si avvicina a grandi passi. Toccherà infatti a lei portare sul mercato un gran numero di novità: la suddetta piattaforma, il nuovo design, le soluzioni tecnologiche di ultima generazione e i motori Drive-E nella loro gamma più completa.

Struttura leggera, ma robusta. La Casa svedese ha deciso di abbandonare le precedenti parthership per tracciare la propria strada, progettando ex-novo architettura e propulsori. Con la Scalable Platform Architecture (Spa) sarà possibile ottenere importanti risultati in termini di sicurezza ed efficienza, come dimostra uno dei dati diffusi dal Costruttore: la gabbia di sicurezza della nuova XC90 sarà composta per il 40% da acciaio al boro formato a caldo, valore superiore del 33% rispetto alla prima generazione e determinante per non aumentare ulteriormente la massa totale, pur dovendo sottostare a normative di crash test sempre più severe.

L'elettronica al servizio della sicurezza. Partendo dal foglio bianco è stato possibile anche integrare al meglio i nuovi dispositivi elettronici di sicurezza nella rete elettrica di bordo, predisponendo anche il sistema per futuri upgrade. I tecnici hanno previsto quattro diverse aree di funzionamento con quattro sottosistemi (dinamica, sicurezza, carrozzeria e infotainment), aggiornabili e modificabili singolarmente ma tutti collegati a una unica "spina dorsale" che attraversa il veicolo.

La protezione si fa più attiva. Tra le innovazioni che troveremo sui modelli con piattaforma Spa, la Volvo anticipa la presenza di nuovi pretensionatori per le cinture di sicurezza, che agiranno poco prima e durante la collisione valutando il tipo di impatto con i radar di bordo per mantenere i passeggeri nella posizione ottimale. Telecamere e sensori di bordo saranno inoltre potenziati per riconoscere un maggior numero di oggetti e lavorare anche a velocità superiori a quelle attuali e in condizioni di bassissima luminosità.

Verso la guida autonoma, a grandi passi. Per la prima volta sarà inoltre offerta la sterzata assistita, che consentirà alla vettura di operare correzioni di emergenza sulla traiettoria e che dialogherà con il cruise control attivo per la guida automatizzata nel traffico Stop&Go. Queste tecnologie apriranno la strada a un vero e proprio pilota automatico, che la Volvo sta sviluppando per azzerare i rischi di incidenti sulle strade, insieme alle tecnologie Car2Car e Car2Infrastructure che permetteranno di scambiare dati tra veicoli e con strutture esterne.

Lorenzo Corsani

[calimero]

Come già scritto, sono innovazioni notevoli per una casa così piccola. Solo i grandi sono riusciti a fare investimenti di questo livello che permetteranno innovazione e risparmi sulle produzioni nel tempo.

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Le nuove e raffinate possibilità in ambito stilistico rappresentano – senza limitarvisi tuttavia – i vantaggi visivamente più evidenti della nuova Architettura di Prodotto Scalabile (SPA) di Volvo Car Group. L’ingegnosa nuova architettura consente infatti alla Casa di rafforzare anche la propria leadership nell’ambito della sicurezza e di accelerare il passo nella corsa verso l’obiettivo da realizzare per il 2020, ovvero l’azzeramento di vittime o feriti gravi a seguito di incidente in una nuova Volvo. I più recenti dati indipendenti forniti da STRADA (ente Svedese di Acquisizione Dati sugli Incidenti Stradali) indicano che i modelli Volvo più recenti fanno registrare una percentuale di lesioni inferiore del 60% rispetto alla media dei veicoli recenti in Svezia, Paese che a sua volta vanta una percentuale di lesioni dovute a incidente stradale fra le più basse del mondo. La nuova architettura SPA consente miglioramenti notevoli sia quando si tratta di garantire la protezione dei passeggeri nelle situazioni più difficili sia quando si desidera implementare dotazioni innovative in grado di aiutare il conducente a evitare gli incidenti. “Manteniamo il nostro approccio senza compromessi per quanto riguarda l’offerta di eccellenti sistemi di protezione in caso di collisione,” ha dichiarato Jan Ivarsson, Responsabile Senior dell’area Strategia e Requisiti di Sicurezza di Volvo Car Group, aggiungendo: “La nuova architettura si presta a ulteriori progressi. Il 7% della gabbia di sicurezza della XC90 originale era costituito di acciaio al boro formato a caldo. Per la struttura della nuova generazione della XC90 verrà utilizzato oltre il 40% di acciaio formato a caldo, il che si traduce in una robustezza decisamente maggiore senza aggiunta di massa o peso”. La nuova architettura include una nuova e rivoluzionaria struttura dell’apparato elettrico dell’auto che eleva notevolmente il livello di intelligenza della vettura. L’architettura elettrica è progettata per facilitare l’aggiunta di funzioni sofisticate e per consentire la rapida implementazione di nuove tecnologie in aree in rapida evoluzione come ad esempio la tecnologia dei microprocessori, dei sensori e delle videocamere. In linea di principio, l’architettura elettrica è costituita da una rete con quattro connettori principali, ciascuno dei quali relativo a un’area o funzione dell’auto: dinamica del veicolo, sicurezza, carrozzeria e sistema di infotainment. “Ciascun connettore può essere collegato a tutte le singole unità dell’architettura. Questo significa che c’è un unico sistema nervoso che ha il pieno controllo di tutti i collegamenti all’interno del veicolo – una novità assoluta nel settore automobilistico” spiega Peter Mertens. Chi guida è letteralmente al centro dell’approccio olistico di Volvo Cars, basato su situazioni di traffico reali. Il conducente è circondato da tecnologia a 360°, che spazia dai dispositivi di supporto alla guida e di protezione ai sistemi che lo mettono in contatto con il mondo esterno.
(ITALPRESS).