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Autore Topic: La politica sbagliata di Volvo  (Letto 26421 volte)

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Offline ecodrive

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La politica sbagliata di Volvo
« il: 13 Aprile 2014, 12:15:19 pm »
Volevo condividere una riflessione con voi su una cosa che secondo me è un madornale errore.
Sappiamo che la gamma Volvo offre motori benzina, diesel e il costosissimo plug-in, ma forse non tutti sanno che Volvo ha anche motori bi-fuel a metano ma solo per il mercato Svedese.
Ora, è lampante quanto le altre Case stiano facendo massicce campagne pubblicitarie per i propri modelli bi-fuel, ultimamente molto apprezzati soprattutto sul nostro mercato ma anche oltre confine stanno prendendo piede, e quello che non capisco è perchè Volvo limita questa offerta al mercato interno???!!!  >:( >:( >:(



Offline kicku

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Re:La politica sbagliata di Volvo
« Risposta #1 il: 13 Aprile 2014, 13:11:15 pm »
Perche i guadagni sono inferiori agli investimenti?

Non esiste non posso, esiste non voglio.
L'immaginazione e l'unico limite.

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Offline calimero

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Re:La politica sbagliata di Volvo
« Risposta #2 il: 13 Aprile 2014, 13:13:00 pm »
Forse perchè le vendite in Italia non andarono molto bene un pò di tempo fa. In tutta onestà io non credo che il metano avrà una crescita esponenziale nel nostro paese. Te lo dice uno che saliva su una macchina a metano sin da bambino, in questa zona il metano motorizza le auto da sempre, ci sono molti distributori e vicini a casa. Io credo che le vendite di auto a metano aumenteranno solo nelle città e per macchine da "famiglia e spesa". Non ho fiducia nelle grandi bifuel tipo VW o Mercedes, non per la qualità del prodotto ma per il tipo di utilizzo. Chi usa auto grandi fa di solito molta strada e lì ci si scontra con la scarsa autonomia del metano e con i rari distributori sparsi per il paese, dove spesso bisogna fare la fila. Anche in questa zona i rappresentanti viaggiano Diesel perchè se fai 300 km al giorno sei perduto. Se invece porti i figli a scuola, hai lavoro a pochi km e non usi la macchina per viaggiare, puoi andare benissimo a metano. Ecco spiegato il successo di Panda, Ypsilon o al limite Multipla. Anche le altre case investono poco nelle grandi bifuel, Citroen fa la C3 a metano, Ford fa la Fiesta ma non auto grandi.
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Offline emiv60

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Re:La politica sbagliata di Volvo
« Risposta #3 il: 13 Aprile 2014, 14:04:12 pm »
Secondo me Volvo sbaglia io abbandonerò Volvo a favore di un auto a metano che mi può dare solo la concorrenza e loro le hanno ma non le vendono.

Offline jos

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Re:La politica sbagliata di Volvo
« Risposta #4 il: 13 Aprile 2014, 14:12:55 pm »
Secondo me Volvo sbaglia io abbandonerò Volvo a favore di un auto a metano che mi può dare solo la concorrenza e loro le hanno ma non le vendono.

alla fine è così.
Io sono convinto che il metano avrà una forte diffusione.

Offline calimero

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Re:La politica sbagliata di Volvo
« Risposta #5 il: 13 Aprile 2014, 14:24:42 pm »
Sicuramente loro sbagliano. Ma il metano non avrà forte diffusione sulle auto grandi, chi viaggia molto non può andare a metano a meno che non si fa un perfetto e minuzioso piano di viaggio ogni mattina. Oppure rinuncia spesso ad andare a metano, con i costi che la benzina impone. Ripeto, era il 1973 e mio cognato aveva la Giulia Super 1300 a metano, mio padre nel 1980 aveva una Chrysler Simca 1308 GT a metano, auto che ho guidato anche io. Ne abbiamo avute 4 a gpl. Ora viaggiamo tutti diesel. Molte case estere mettono a listino i loro modelli "eco" per abbassare i consumi medi, come richiesto dalla Merkel. Ma poi ci sono tutti i problemi della doppia alimentazione. Nel forum Mercedes ce ne sono parecchie di lamentele, non tanto sul prodotto, quanto sui meccanici della casa che non sanno dove sbattere la testa quando c'è un problema. E i problemi ci sono, di strattonamenti e di alimentazione in generale.
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Offline jos

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Re:La politica sbagliata di Volvo
« Risposta #6 il: 13 Aprile 2014, 14:48:17 pm »
Sicuramente i problemi ci sono, però se dovessi comprare un'automobile, penserei seriamente al metano.

lamby_spezza

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Re:La politica sbagliata di Volvo
« Risposta #7 il: 13 Aprile 2014, 14:55:39 pm »
Ricordo di aver chiesto proprio in occasione del mio test drive in Volvo lo scorso mese al venditore che mi accompagnava perchè Volvo non avesse proseguito con l' offerta dei modelli Bifuel, e mi rispose che avevano deciso di lasciar morire l' offerta perchè convinti che il futuro sia ibrido plugin e hanno preferito destinare gli investimenti alla ricerca nel settore delle batterie, dove nonostante i grandi passi fatti recentemente costi, dimensioni e durata rappresentano ancora il freno alla diffusione reale e non elitaria ad ibride ed elettriche, e si aspettano grandi risultati nei prossimi anni.
Ora per me l' elettrico in primis ma anche l' ibrido al momento in Italia sono ancora un bel giocattolo per ricchi radical-chic più che una vera risorsa per l' ambiente.. fin che avremo centrali a carbone e ad olio combustibile si tratterebbe solo di "spostare" l' inquinamento (se non peggiorarlo, dato che fatti di cronaca come quello del sequestro della centrale di Vado Ligure ci dimostrano che un diesel euro 5 è sicuramente meno dannoso per l' ambiente della porzione di inquinamento che emetterebbe una simile centrale per produrre la stessa potenza..) e oltretutto siamo drammaticamente carenti di energia elettrica che acquistiamo a caro prezzo all' estero.. in estate fatichiamo a reggere il peso dei condizionatori domestici, un importante flusso di ricariche notturne dall' oggi al domani sarebbe ingestibile.
Detto cio', non posso che avallare le lucide considerazioni espresse da Calimero: è un dato di fatto che per l' uso professionale non solo la dislocazione dei distributori ancora molto carente a livello nazionale (buona appunto solo il Lombardia, Triveneto Emilia-Romagna e Marche) ma anche la bassa autonomia dei mezzi è un problema, e di fatto tutti i marchi premium, non solo Volvo che hanno proposto vetture bifuel hanno venduto lo zero virgola.
Quindi tornando all' iniziale domanda di Ecodrive, potrà pure apparire una politica sbagliata ai fautori delle alimentazioni alternative, ma probabilmente va considerato che in Svezia possano avere una disponibilità di distributori più capillare (oltre ad una diversa maturità ambientale, al di là delle posizioni di comodo da "politically correct" che spesso ostentiamo in Italia) e delle necessità di utilizzo diverse dalle nostre, tali per cui sia conveniente vendere sul mercato interno. Non dimentichiamo infatti che per quanto possa non piacere a chi come noi, appassionato di motori e di tecnica, spesso ragiona appunto prevalentemente da tecnico.. il marketing alla fine è quello che determina le politiche costruttive. Solo i mezzi militari e quelli prettamente utilitaristici possono permettersi di essere la miglior soluzione tecnica, proprio perchè tutti gli altri aspetti passano necessariamente in secondo piano.
Chiudo queste mie considerazioni con un aneddoto, forse chi ha qualche capello grigio (o non li ha proprio più..  ;D ) ricorderà quando uscirono i primi videoregistratori la diatriba fra i sistemi Video2000, Betamax e VHS.. proprio in questo ordine era la qualità di registrazione (la qualità del Video2000 venne superata molti anni più tardi solo dal DVD) ma vinse VHS per motivi squisitamente commerciali.. i grandi produttori di film da noleggio domestico spinsero sul VHS e pare che fossero alla fine i produttori del porno americano quelli che avevano la maggior percentuale di prodotti a catalogo solo su VHS..  :P :P sia o meno una leggenda metropolitana, così davvero va il marketing...  ;D ;D scusate l' OT   ::)
« Ultima modifica: 13 Aprile 2014, 15:09:03 pm da lamby_spezza »

Offline calimero

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Re:La politica sbagliata di Volvo
« Risposta #8 il: 13 Aprile 2014, 16:04:56 pm »
C'è un servizio su un Quattroruote recente, mi pare di 2 o 3 mesi fa. Con un'auto a metano si va in giro per l'Europa. Pochi problemi o quasi niente in Italia, enormi problemi in Francia con pochi distributori, praticamente tutti self-service con problemi di orario e di indicazioni su come l'utente deve fare il pieno. Praticamente in Francia sono andati quasi sempre a benzina. Meglio nel resto dell'Europa, anche se i prezzi in alcune nazioni salgono vertiginosamente e un kg di metano in certi posti costa come un litro di benzina (da noi viaggia sulla metà o poco più). Condivido il discorso di Lamby, l'elettrico è ancora lontano e la spinta ecologista potrebbe proporre il metano come alternativa valida. Ma con 200 o 300 km di autonomia reale non si va in giro. Facciamo un esempio pratico: ora abbiamo l'incontro a Fauglia in provincia di Pisa. Da casa mia sono circa 450 km. Se avessi una macchina a metano dovrei programmare tutto il viaggio, verso i 200 km trovare un distributore, uscendo dall'autostrada e perdendo molto tempo. Altrettanto dovrei fare prima dell'arrivo, ammesso che esistano in quella zona. Stessa cosa per il ritorno. Il mio viaggio di ipotetiche 4 ore e mezza diventa di almeno 5 o forse 5 e mezza, con tutte le problematiche di trovare i distributori prima di partire e degli orari di apertura. In questo caso parto di Sabato e torno di Domenica, mi sa che mi toccherebbe andare sempre a benzina. Faccio un altro esempio: il mio uso quotidiano dell'auto. Ho un paio di distributori di metano vicino casa, uno a 4 km e uno intorno ai 7 km ma sono in zone dove passo raramente. Dovrei andarci per forza almeno 2 volte a settimana, perdendo circa 20 minuti ogni volta e percorrendo strada non "in programma" quindi una parte del guadagno se ne va. Inoltre il mio lavoro è a un chilometro da casa, ci andrei sempre a benzina in quanto tutte le "eco" partono a benzina e poi switchiano a metano. Il guadagno se ne andrebbe anche in questo modo. Considerando il più alto prezzo di acquisto della macchina a metano, personalmente non ne avrei vantaggi. Diverso il discorso di una mia collega che ha appena comprato una Ypsilon. Lei ha il distributore a 500 mt da casa, percorre 4 km per venire in ufficio e non userà questa macchina per viaggiare. In quel caso c'è un notevole risparmio. Non è un caso se Ford fa la Fiesta a metano mentre non prevede la Mondeo con lo stesso sistema.
Resta il fatto che Volvo, avendo già una gamma a metano, poteva importare i modelli anche in Italia. Poi ognuno era libero di scegliere.
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lamby_spezza

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Re:La politica sbagliata di Volvo
« Risposta #9 il: 13 Aprile 2014, 17:13:26 pm »
Resta il fatto che Volvo, avendo già una gamma a metano, poteva importare i modelli anche in Italia. Poi ognuno era libero di scegliere.

Probabilmente avranno ritenuto, visti i volumi di vendita fatti in passato, che la cosa non fosse conveniente..

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Re:La politica sbagliata di Volvo
« Risposta #10 il: 13 Aprile 2014, 17:21:00 pm »
Resta il fatto che Volvo, avendo già una gamma a metano, poteva importare i modelli anche in Italia. Poi ognuno era libero di scegliere.

Probabilmente avranno ritenuto, visti i volumi di vendita fatti in passato, che la cosa non fosse conveniente..

Certo, se si vendono pochi esemplari non conviene. C'è il magazzino ricambi da gestire, il personale tecnico da istruire, campagne promozionali da fare...
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Re:La politica sbagliata di Volvo
« Risposta #11 il: 13 Aprile 2014, 18:00:52 pm »
Resta il fatto che Volvo, avendo già una gamma a metano, poteva importare i modelli anche in Italia. Poi ognuno era libero di scegliere.

Probabilmente avranno ritenuto, visti i volumi di vendita fatti in passato, che la cosa non fosse conveniente..

Certo, se si vendono pochi esemplari non conviene. C'è il magazzino ricambi da gestire, il personale tecnico da istruire, campagne promozionali da fare...


e intanto perdono potenziali clienti........

Offline guidopiano

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Re:La politica sbagliata di Volvo
« Risposta #12 il: 13 Aprile 2014, 23:08:34 pm »
anni fa ho conosciuto un tizio che possedeva una S40 tri-fuel ::)
acquistata nuova in Svezia. :o :o
perchè qui non se ne potevano comprare.  :(

Offline emiv60

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Re:La politica sbagliata di Volvo
« Risposta #13 il: 14 Aprile 2014, 08:47:12 am »
Le nuove auto a metano arrivano a fare 450 km poi si passa a benzina. In zone come la mia piena di distributori non avrei problemi. Le ultime vetture vanno bene e hanno costi di gestione irrisori. Anche la Germania si sta metanizzando e solo la Francia rimane al palo. Io penso che se una casa dovesse progettare una vettura apposta visto i numeri di mercato farebbe forse bene a lasciare perdere ma visto che i modelli ci sono non capisco il non proporli. Attualmente Audi Seat Skoda Vw Mercedes Fiat lancia  e Opel trattano modelli a metano. Se poi in Italia finisse la menata del controllo bombole(inutile stecca alla Snam) non ci sarebbero problemi con le bombole in carbonio.

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Re:La politica sbagliata di Volvo
« Risposta #14 il: 14 Aprile 2014, 09:04:52 am »
io qui sotto l`ufficio ho una V50 1.8 bi-fuel... quindi le v50 sono state le ultime prodotte a metano?

Vamp